barberatokyo

domenica 27 gennaio 2013

Carruba Muffins

Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: 20 minuti

130 gr di farina 0
50 gr. di farina bianca di farro
70 gr di zucchero di canna
40 gr di polvere di carruba
1 banana matura schiacciata
40 gr di olio di girasole deodorato
40 gr di latte di cocco
140 gr di latte di riso o q.b.
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
1/4 cucchiaino di bicarbonato
1/2 cucchiaino di cremor tartaro

Preriscaldare il forno a 200°
In una ciotola mescolare le farine, lo zucchero, la carruba in polvere, il bicarbonato e il lievito. Fare un buco al centro e aggiungere latte di cocco, olio di girasole, vaniglia, latte di riso e banana. Con una mano leggera mescolare con un cucchiaio di legno lavorando l'impasto in una sola direzione.
Versare l'impasto in stampini da muffins fino a riempirne 2/3 e poi infornare per circa 20 minuti. 

venerdì 25 gennaio 2013

Sopa de segoee

Zuppa di Cipolle

tempo di preparazione: 15 minuti
tempo di cottura: 15 minuti
occorrente per : 2 persone

150 gr di scalogni
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
1/2 cucchiaio di farina bianca
2 dita di vino bianco
un pizzico di rosmarino in polvere
300 ml di brodo vegetale
crostini di pane integrale (homemade)

Pelate le cipolle e tagliatele a fettine sottilissime. In un tegame fate rosolare l'olio evo con le cipolle, qualche minuto a fuoco basso. Aggiungete la farina e poi sfumate con il vino, e quando sarà evaporato, aggiungete il brodo vegetale, il rosmarino in polvere e fate cuocere per 10 minuti.
Fate tostare il pane a dadini. Mettete la zuppa in due ciotole, aggiungere i crostini e gratinare in forno pochi minuti a 300°.

giovedì 24 gennaio 2013

GREEN & CLAY

My Treasury on Etsy! Lists curated by barBeratoKyo
I love Alice in wonderland...  - Cosa può essere tutto quel verde laggiù?- 
- E dove sono andate a finire le mie spalle?- E, oh mie povere mani! 
Come mai non riesco a vedervi?

giovedì 17 gennaio 2013

Quarantanove Abbracci

Il giorno in cui son nata i rami degli alberi erano ricoperti di diamanti... a dir il vero era galaverna. Un fenomeno meraviglioso ormai sempre più raro.
Ogni buon 17 gennaio mi aspetto di ritrovare quel paesaggio fiabesco, fatto di alberi completamente ricoperti di "polvere magica".
I diamanti... la galaverna è un deposito di ghiaccio in forma di aghi e scaglie che si produce quando la temperatura è sotto lo zero e nell'aria aleggia la nebbia.
Al mio risveglio questa mattina ho trovato i tetti delle case e gli alberi spruzzati di bianco, ma niente galaverna. Durante la notte la pioggia si è trasformata in neve. Solo un leggero strato. Fuori fa freddo, ma l'umidità che probabilmente è al 100% la farà scomparire in fretta.
Dovrei pensare alla mia torta ma non so decidere.
Fortuna che la dispensa abbonda di frutta secca: noci, mandorle, fichi, datteri...  Intanto, ho cominciato la giornata con dei morbidi "abbracci" farciti   ;;)  per la torta c'è tempo.

per la pasta
1 tazza di cocco in scaglie
1/4 di tazza di farina di mandorle
1/4 tazza di farina 0
1/4 di tazza di farina di riso
1/2 tazza di latte di cocco o q.b
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1/2 cucchiaino di lievito

In una terrina unire tutti gli ingredienti. Lavorare bene l'impasto e formare una palla.
Avvolgerla nella pellicola e lasciarla riposare in frigorifero almeno un'ora.

per il ripieno
7  fichi secchi
7 datteri
1/4 di tazza di uvetta
1/4 di tazza di noci macinate
2 cucchiai di marmellata di mandarino
cannella
polvere di chiodi di garofano

Ammollare i fichi secchi e l'uvetta e poi tagliarla grossolanamente (io ho usato la mezzaluna).
In una ciotola unire i fichi, l'uvetta e i datteri, poi incorporare le noci macinate, la marmellata, la cannella e la polvere di chiodi di garofano e amalgamare il tutto.
Stendere metà della pasta dandole una forma rettangolare, aggiungere una striscia di composto (metà ripieno) sul lato della lunghezza. Arrotolare la pasta e con la ruota-taglia pizza formare dei biscotti non più larghi di 2 cm. Ripetere la medesima operazione con l'altra metà della pasta.
Disporre i biscotti su una teglia ricoperta di carta da forno e cuocere  per 10-15 minuti a 175°
sottofondo musicale: Ryuichi Sakamoto - Nostalgia  

martedì 15 gennaio 2013

Barbaforte & Calycanthus

Se scoprissi che esiste un'essenza unica, ricavata dai fiori di calycanthus e dalla radice di barbaforte, beh! Potrei dire: ecco il mio profumo ideale 
per certi giorni pari   :|    e per certi giorni dispari   :-L  
Intanto, mi accontento di annusare i due odori separatamente. In questi giorni di gennaio tengo in casa sempre un rametto di calycanthus a portata di naso.
Con il barbaforte l'approccio olfattivo è a dir poco: acre profumo, inebriante. 
Lo tengo in frigorifero, chiuso in un vasetto. 


Questa stramberia di gusti e odori, solo per dir che ho fatto la salsa al cren.
Avevo letto la ricetta-procedura della scrittrice Pia Pera nel suo libro: l'orto di un perdigiorno.  Una salsa al cren senza aceto che volevo sperimentare anch'io.
 Così, dopo aver scovato la radice di barbaforte nell'orto di mamma, un giorno pari l’ho lavata, raschiato la buccia superficiale e poi all'aria aperta ho tritato un pezzo di rizoma con la mezzaluna (prima fase nel libro); ma il metodo non mi convinceva... così  ho mollato la mezzaluna per la grattugia e ho grattato e grattato, finché le raffiche di solfocianato di butile sono diventate  asfissianti. 
In un imprecisato momento ho pensato: -ma chi me l’ha fatto fare?-
Come un mantra, ripetevo: vitamina c, vitamina c, vitamina c, vitamina c, vitamina c.
Intanto accompagnata da un discreto sfogo del mio canale naso-lacrimale, sono passata alla seconda ed ultima fase (vedi libro), pestare il cren nel mortaio con l’aggiunta di succo di limone, olio evo, sale.
Ne è uscita una crema dal sapore forte, buona per il pinzimonio di verdure, per quei certi giorni dispari.   

martedì 8 gennaio 2013

sul campo bruttini, nel piatto bellini.




Il miracolo lo fa l'acqua durante la fase di forzatura-imbiancamento.
Il radicchio amaro, in divisa di ordinanza verde-grigio, una settimana dopo 
indossa l'alta uniforme bianco candido, completa di pennacchio rosso acceso. 
Ops! Volevo dir...  Lembi fogliari di rosso vestiti.
Ma sempre radicchio rimane, anche se da queste parti e non solo, ne' van matt.  Io preferisco di gran lunga la Rosa di Chioggia. 
Certo, il radicchio rosso di tv si presta ad una miriade di preparazioni... infinite sono le interpretazioni culinarie. Forse manca solo il gelato. 
  ;))  
Comunque, a caval donato non si guarda in bocca, visto che, 7 fiori bianco e rosso "vestiti" sono arrivati gratis.
Con un paio ho preparato delle ottime bruschette.
Mentre il rimanente radicchio, l'ho messo ad aromatizzare in un trito di: 
aglio, rosmarino, peperoncino, olio evo e sale per una mezz'oretta e poi fatto saltare nel wok per non meno di cinque e non più di sette minuti.
Buono per farcire la pizza-cena del martedì.

mercoledì 2 gennaio 2013

Second's Time


Con entusiasmo, un po' di fatica (rendering-rendering) Zzouro ha realizzato, dia ha collaborato al-il primo progetto: video-collage-story, per la nuova Song 
Second's Time (by Zzouro)
Tra momenti creativi ed apprensivi (rendering-rendering), tutto a cavallo del 2012-2013...  a mezzanotte in punto i fuochi d'artificio sono scoppiati nelle loro teste.
  :-t
  ... ma se: il mattino ha l'oro in bocca... Beh! ecco... Mhh, pomeriggio... del secondo giorno dell'anno, finalmente il risultato del progetto Zzouro & dia ha raggiunto la sua meta.
Zzouro e dia, alquanto spossati ma felici, augurano Buon Anno Nuovo
e un piacevole ascolto!
  :)
Peace
Love
and
Vegetable